Il ritorno di Wagner Lopez

Cari Munzomaniaci, fedeli copagni di botte e sperimentazioni intestinali, quello che temevo si è finalmente avverato.
La mia mail, ormai satura delle vostre missive e di proposte di allargamento od ampliamento della mia possenza genitale (tra l'altro cosa matematicamente impossibile, poiché non si può aumentare qualcosa che tende all'infinito, è questione puramente logica) si è infine rivelata portatrice di sventura e tragedia sull'intera umanità. Il postino virtuale googloide denominato Gmail, un nome da da androgino, inteso nella sua accezione di robot omosessuale, ha recapitato alla mia stazza sovraumana il messaggio atteso nervosamente.
Wagner Lopez è tra noi, 'ccialamadonna.
Voi vi state chiedendo come mai sono nervoso, come mai Rutger Augustus Munz, il Fututerribile, tema un avversario tanto degno, col quale diede vita alla battaglia del Muro di Berlino, su cui tanto ho scritto in passato.
Beh, il motivo primo è che le mie visioni si sono fatte nebulose, di recente, tanto che, l'atro giorno, mentre conferivo con gli astri mi sono alquanto rotto le gonadi, perché gli stessi corpi celesti non mi davano risposte chiare sul da farsi, e nei rapporti interpersonali sapete meglio di me che la schiettezza è un valore inopinabile.
Il secondo punto è il seguente:

Quella maschera nasconde un uomo brutto, e ci riesce a stento.
Quella maschera nasconde Wagner Lopez, il paladino della Malinconia, alleato di Bill Gates, pupillo di Gamera e Godzilla, nazista mancato e feticista per professione, più che per hobby.

Questa volta devo finire quello che ho cominciato. E non ci sarà Muro di Berlino capace di contenermi.

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