Composizioni a tema libero - Estratto da "La nota è sul diario: Composizioni pre-adolescenziali"

Supposta Futuro
Oggi ho comprato
una bomba atomica
con Paypal
l'ho pagata poco.

Ho comprato il Futuro,
e ve lo sparo nel culo!

Supposta Futuro = mc2 = Boom


Scemo chi legge
Scemo
chi legge

Se c'hai qualche problema

sappi che ti sparo

Dunque,
scemo chi legge.

Punto.


Amore Molesto
Quello,
con la tipa che esce con lui
,
gioca a stopper

la squadra di casa ha perso

due a zero

Contestazione!

Gente Simpatica
C'è talmente tanta
gente simpatica
che gli sparerei sui piedi
per farli ballare.

Cartoncino
Cartoncino
Cartoncino
Cartoncino è un polipo mutante
con un grosso pene.
Secondo me è giapponese.
Si chiama Cartoncino.
Ha girato pure un film porno
ma lo hanno arrestato,
ha sventrato una tipa.
Non è colpa sua, però.
Ce l'aveva grosso.
Purtroppo.

Blocco
Mi è finito
il blocco.
Il block notes
o il blocco dell'artista?
Non lo so.
Vorrei avere un'arma da fuoco.
Sono un tipo passionale.




Wagner Lopez: il primo assalto!

Cari Leggenti,
l'ha fatto.
Ebbene sì, il tempo è finalmente giunto e il gong è sonoricamente esploso nel silenzio dei giorni scorsi, quando Wagner Lopez, mia attuale nemesi dalle tendenze da chiarire e dal cervello biscottoso, semplice e friabile, si è mosso in avanti come il più classico pedone scacchistico, o come quello stradale che fa lo stesso, alla fine.
Dopo avermi minacciato con foto varie, che sarebbero l'infarto di molti vista la sua rinomata inguardabilità, ha fatto le sue prime avances battagliere a questo essere ontologicamente affermato dai tendini saldati point-point tramite la fiamma ossidrica della filosofia del pensiero e del pensiero della filosofia (che fa lo stesso, alla fine) provocandomi momenti di disgusto che solo la mia ratio, ormai allenata ad ogni più astrusa evenienza, è stata capace di sedare: quello che lessi della cybermissiva mi ha fatto tremare, poiché mai credevo che quell'entità dalla testa uccelloforme e con la sua maschera profilattica potessero arrivare a tanto.
Nonostante sia in pensiero per la vostra salute, ho deciso lo stesso di pubblicare degli screenshot della lettera elettrica, perché voi, come me, dovete sapere, e adesso saprete:
La sua grammatica incerta e l'ortografia bambina sono peggiorate, regredite e Wagner è più forte che mai...inoltre pare sia intenzionato a sfidarmi su un altro versante che non sia solo quello degli schiaffi o dei calci cavigliari.
Io una mezza idea ce l'ho, e suppongo anche voi.
Il tempo ci porterà la risposta che il mondo intero aspetta nel suo vacillare, mentre Munz e tutti voi, fedeli voyeaur delle gesta sottoscritte, cercherete nei prossimi giorni, sui principali motori di ricerca, nel tentativo di saziare la fame di conoscenza, di chiarire l'oscuro presagio, la stringa...
Blog di Wagner Lopez!

La questione "Wagner Lopez"

Tu, che leggi questa scrittura fiammeggiante come uno schiaffo ad effetto, devi sapere che sul suolo su cui cammini, proprio mentre apprezzi queste parole scintillose, vaga un essere abominevole, per usare un diminutivo, dalle fattezze subnormali quanto il suo cervello. Wagner Ernest Lopez, brasiliano d'origine, tedesco d'adozione, giapponese per necessità, calca ancora le calli del globo terrestre dopo l'abortito piano del suo superiore, Bill Gates, che un paio di mesi fa ha cercato di conquistarti sfruttando il blog dei blog, questo possente sito costruito scolpendo l'html granitico fissato da una grafica minimale quanto resistente ad ogni tipo di assalto cibernauta. Confidente intimo di Godzilla, conoscente di Gamera, ricostruito e potenziato fisicamente dalla scienza nipponica dopo un nostro incontro valido per la difesa del titolo di Picchiatore Universale, nel quale anche il poderoso Muro di Berlino si è disintegrato a fronte dello schioccare di calci negli stinchi e cazzotti in tre/quarti, il mostruoso globetrotters della tristezza si è di recente fatto vivo (ricorderai di certo un post precedente con una sua effige fotografica che ne denota lo squallore visivo) con la promessa, la volontà di incrociare i palmi delle mani con il tuo Pensatore di Fiducia, quello che se gli dici "ieri mi hanno assalito e mi hanno fatto male", va a cercare i responsabili, gli mena, poi ti ripicchia per farti diventare più forte. Così impari a prenderci le mazzate, cosa che, tra l'altro, non è propedeutica alla consultazione di questo pensiero aereodinamico, psicodinamico, filodinamico.
Sappi, amico lettore, che Wagner Lopez, dalle sinapsi a scoppio e dall'alito ancestrale, amico di grandi e piccini, soprattutto piccini, dei quali condivide l'incerta abilità comunicativa, si avvale di una tecnica consona al suo infimo livello di capacità conoscitive / propositive / cerebrali, da molti esperti denominata "Il pugno Prelinguista" o "Lo stile della Malinconia Innata" (per ulteriori riferimenti consultate il saggio omonimo di Giovanni Costola). L'imprevedibilità di questa via delle botte è cosa difficile da affrontare, e ne parlo per esperienza diretta...ma la sfida è lanciata, e Rutger Augustus Munz, che col passare dei giorni diventa più possente che mai, non si tira mai indietro, e si sta già allenando per risolvere la questione senza dover distruggere il centro Italia, Appennini annessi.
Visualizzatore di caratteri scritti ad altissima velocità, pensati con altrettanta accelerazione spazio-tempo, ho lo stesso uno strano presentimento: che il post-futuro mi parli, dunque, e che l'esistenza di quell'inguaribile melacchione si estingua in un soffio dal retrogusto furente emesso dalle fauci muscolari del vostro, come la candela che esplode nell'accendere un peto di notevole potenza.

Die Wut Der Munz

Munz is back!

Cari Lettori, Rutger Augustus Munz si è ripreso il suo angolo di rete e la luce splende ancora su questa Terra ambigua, a tratti metrogay.
Già so che molti di voi sono ancora confusi od storditi da questa strana storia, giustamente, ma sappiate che ormai il blog del Cazzotto in Faccia è tornato al suo legittimo proprietario, perlamadonna! Per chiarirvi le idee, facciamo un po' di ripasso.

Il 17 giugno, durante il tempo notturno, la mia possente casa, ricavata da una parete Appenninica ed arredata a mo' di fabbrica, è stata presa d'assalto da unità robotiche omosessuali partorite e saldate a mano da Bill Gates, quello dei computer, che da tempo ormai aveva intenzione di uccidere il sottoscritto.
Vi chiederete: come può Munz essere stato preso alla sprovvista? Beh, sappiate che all'interno del mio bunker con vista mare c'era una talpa, rivelatasi essere mia moglie. Ebbene si, non ci crederete, ma la signora Munz era un androide. O un'androida, se volete. I miei dubbi ricorrenti riguardo la sua straordinaria capacità di riprendersi - in primis quando era solita avere un romantico teté-a-teté con i palmi di queste mani grandi come l'Antartide - sono dunque stati esauriti esaustivamente nel momento in cui quell'entità femminea ha cercato di assassinarmi, mascherando il suo tentativo di munzicidio quale "una semplice lite coniugale". La signora Munz (non chiedetemi il suo nome, perché, semplicemente, non ne ha mai avuto uno) si è dunque rivelata essere una unità M.U.N.Z.W.I.L.L.D.I.E., appositamente costruita da quell'essere frou frou di Bill Windows, poi appositamente rimossa dal globo terracqueo a suon di pugni in faccia, cortesia del vostro ideologo di fiducia, quel Rutger Augustus Munz di cui qui si decantano le gesta miracoloidi.
Nel frattempo la mia rocciosa dimora è stata presa d'assalto da questi transitor antropomorfi, e di conseguenza, dopo averne picchiati una trentina, me ne sono andato via, fuggendo con una valigia carica di pochi indumenti, un paio di sogni, e tanta violenza a presa rapida da spalmare su chi aveva compiuto il primo di una lunga serie di sacrilegi alla mia persona, anzi, alla mia uber-persona.
Nei giorni seguenti ho anche notato che il capo della Microsoft aveva preso controllo del mio angolo virtuale, nonché rapito il mio fedele fan Mario da Rapallo, quell'essere umile gentile nonché primo munzomaniaco della storia. E li sono cominciati i messaggi all'umanità intera, così come quell'arco di tempo in cui la Terra è stato conquistata dall'immondo computerizzato, partorito da una USB e un palmare. Munz non poteva lasciare i suoi estimatori alla mercé di uno che si installa i driver per avere un'erezione, e nemmeno lanciarsi in un assalto spregiudicato, fine a se stesso, quindi ha avuto bisogno del tempo necessario per formulare una strategia infallibile, che, al tempo stesso, sarebbe dovuta essere letale ed umiliante. Sicché, per allenare mente e corpo, sono tornato in Germania, mio paese natale, e mi sono nascosto in una industria siderurgica, dove ho potuto ritrovare la mia potenza primigena e rinnovare il mio intelletto da battaglia.
Il primo passo del piano da me progettato, denominato poi "Il Vento sbatte la Finestra", è stato decifrare il messaggio del 17 giugno che una di quelle macchine aveva lasciato sul blog quale comunicazione cifrata per quell'addomesticatore di microchip neonazista, e, soprattutto, rendere noto al mondo la sua presa di potere.
Conoscendo le abitudini autoerotiche di voi lettori, ho dunque inserito un link tentatore, che in molti hanno visitato per saziare le loro pulsioni manuali, nella speranza di contemplare sessi in collisione e movimenti ondulatori di apparati genitali e non: nel cliccarlo, si arrivava ad una pagina contenente un decodificatore con cui poter conoscere il contenuto della comunicazione occulta nonché il corretto svolgimento dei fatti. Passavano i giorni, Gates registrava i suoi filmatin amatoriali propagandistici mentre il Possente continuara a meditare sotto colate di acciaio fuso, sollevare palazzi, degustare galloni di birra per combattere il caldo estivo.
La storia si conclude nei giorni passati, durante l'ultimo dictat del CyberFuhrer,
Bill Gates, che doveva essere, ironia della sorte, il messaggio unificato della sua conquista globale, ed è stato in realtà l'inizio del suo declino.
Nei giorni precedenti, ho semplicemente inviato una letterina rosa a Wagner Lopez, caporale del WinFuhrer nonché mia storica nemesi, fingendomi una quindicenne innamorata di lui, che lo invitava ad un appuntamento romantico. Le sue tendenze pedofili (ha una quarantina d'anni ma il suo cervello è quello di un teenager) lo hanno portato ad aspettare la fantomatica spasimante denominata "Teresa Raquin" per quasi una settimana, senza che il suo superiore ne fosse informato - avete mai visto o sentito un adolescente che vi avvisa di un incontro con qualche giovane coetanea?
Munz ebbe dunque campo libero, e solcò l'aere armato di un nuovo prototipo di birra da me concepito, realizzato grazie all'aiuto di un chimico italiano e un produttore luppoloide belga: nacque dunque la Die Wut der Munz, la bevanda della vendetta, che va servita uberfredda, solo se raggiunge la tempetura più vicina possibile allo zero assoluto. Nell'ingerirla, il vostro Munz ha raggiunto uno stato superiore, divendendo un vero e proprio UberMunz, squarciando in un istante il velo di Maia della realtà immanente e contemplando la Tecnica del Rutto Nichilista, ideata, idealizzata da quell'Arthur Schopenhauer che quel finocchio americano tanto denigrava, rilasciandola in una nuova veste potenziata chimicamente, mentalmente, muscolarmente. La tecnologia di Gates e lui stesso, con molta probabilità, sono stati spazzati via come travolti da un uragano di erudizione: il nerd più potente dell'universo si troverà attualmente in qualche ospedale in gravissime condizioni o starà concimando la stessa Terra dalla quale ha strappato molti uomini grazie al suo sistema operativo che non funziona mai.
E non funzionerà più. Così come il suo ideatore, che ci siamo tolti dalle possenti gonadi per un bel po'.
Rimane da risolvere il problema Wagner Lopez, ma c'è tempo per buttare fuori la mondezza.
Che si levino rutti al cielo: Munz è tornato, il Web è conquistato!

Bill Gates Dictat

Bill Gates - Ultimatum to Munz

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Il ritorno di Wagner Lopez

Cari Munzomaniaci, fedeli copagni di botte e sperimentazioni intestinali, quello che temevo si è finalmente avverato.
La mia mail, ormai satura delle vostre missive e di proposte di allargamento od ampliamento della mia possenza genitale (tra l'altro cosa matematicamente impossibile, poiché non si può aumentare qualcosa che tende all'infinito, è questione puramente logica) si è infine rivelata portatrice di sventura e tragedia sull'intera umanità. Il postino virtuale googloide denominato Gmail, un nome da da androgino, inteso nella sua accezione di robot omosessuale, ha recapitato alla mia stazza sovraumana il messaggio atteso nervosamente.
Wagner Lopez è tra noi, 'ccialamadonna.
Voi vi state chiedendo come mai sono nervoso, come mai Rutger Augustus Munz, il Fututerribile, tema un avversario tanto degno, col quale diede vita alla battaglia del Muro di Berlino, su cui tanto ho scritto in passato.
Beh, il motivo primo è che le mie visioni si sono fatte nebulose, di recente, tanto che, l'atro giorno, mentre conferivo con gli astri mi sono alquanto rotto le gonadi, perché gli stessi corpi celesti non mi davano risposte chiare sul da farsi, e nei rapporti interpersonali sapete meglio di me che la schiettezza è un valore inopinabile.
Il secondo punto è il seguente:

Quella maschera nasconde un uomo brutto, e ci riesce a stento.
Quella maschera nasconde Wagner Lopez, il paladino della Malinconia, alleato di Bill Gates, pupillo di Gamera e Godzilla, nazista mancato e feticista per professione, più che per hobby.

Questa volta devo finire quello che ho cominciato. E non ci sarà Muro di Berlino capace di contenermi.

Menare a tempo e il Rutto Nichilista (estratto da "Melomania e difesa personale")

La musica, come saprete, è definita da maestri illustri, nel corso della storia, quale Arte dei Suoni e dei Rumori. Il suono è infatti l'elemento astratto che genera ogni corpo, ogni oggetto in movimento, ogni sostanza immanente nel suo agire. Si può convenire che il suono stesso è movimento, nonché la parte trascendente di un moto immanente. Quando questo elemento viene organizzato attraverso forme, modalità, cateogire estetiche quali possono essere ritmo, melodia, sovrapposizioni, si genera quest'arte che ci accompagna dall'alba dei tempi.

Sin da quando l'uomo ha scoperto e utilizzato il senso dell'udito, ne ha apprezzato la sua funzionalità, quale strumento ricettivo che avverte l'ignoto (rispetto alla vista, che è sempre stata il senso della verifica, insieme al tatto) e che soprattutto mette in comunicazione con ciò che non si conosce. Da qui l'essere umano ha scoperto l'udito quale senso della musica, che, a sua volta, è generatrice di sensazioni, ovvero un trascendente nato da un movimento che genera movimento a sua volta.

La musica ha sempre accompagnato le mazzate più feroci, e, generando nuove polifonie di schiaffi, che, a loro volta, sono in primis fatto sonoro, poi, soprattutto, fatto musicale. Questi intrecci melodico/ritmici passano inascoltati dalle orecchie della maggior parte degli individui, troppo presi dall'istinto di non prenderle. In realtà, quando si fa a botte, vince non chi picchia più forte, ma colui che picchia meglio, a livello musicale. Avete presente Hegel e Schopenhauer? Leggenda vuole che le contrapposizioni estetico-filosofiche che li opposero quali grandi pensatori furono risolte a suon di pugni in faccia, calci in culo, "cianghette" e, dicono alcuni storiografi (tra i più arditi), di gomitate volanti e sediate in faccia.
Chi vinse alla fine?
A prenderle fu Hegel, sia a livello fisico, che a livello intellettuale.
Schopenhauer, infatti, che era da sempre considerato più sfigato di lui, ebbe la sua più grande intuizione, da vero genio, ossia quella della noluntas, che, come dovreste sapere, rappresenta il più alto grado, per il filosofo, della libertà umana, ossia l'assenza di volontà. Così, mentre quel panzone di Hegel lo picchiava, il suo rivale rimase immobile, facendolo stancare. Alla fine, Schopenhauer, ottenne la vittoria sfoderando in faccia al suo rivale ormai sfinito un poderoso rutto, che sigillò infine il successo totale della sua filosofia, almeno sul piano dell'applicabilità alla lotta libera artistica. Attraverso il suo totale annullamento, Schopenhauer aveva dunque inventato una nuova tecnica, il Rutto Nichilista, frutto della sua perdita di assenza e conseguente plasmarsi involontario in un evento musicale, un rigurgito improvviso, ed esprimerlo ad una potenza tale che, dicono gli studiosi "fece tremare la terra per tre giorni di fila".

Minacce

Cari Lettori,

oggi, finalmente, uno degli antagonisti del Protagonista del Pensiero Picchiante altresì noto quale Rutger Munz si è rifatto vivo. Via email, paradossalmente.

Ecco cosa ha osato inviarmi:



Dear Rutger Augustus Munz,
I'm proud to announce the birth of a new program that will take you down once for all.
Your muscles are nothing against my technology, my science, my computer skills and my knowledge, so KISS MY MOUSE WHILE YOU ROT IN HELL!
Yours truly.
Bill Gates.

Il programma "MUNZ W.I.L.L. D.I.E. v.2.0" non mi spaventa, nerd delle Americhe Centrali.
Come mi vorresti eliminare, con due squilli di Messenger ad altissima frequenza?
Eh, suggitransistor?

Rutger Augustus Munz, detto il Fututerribile!

Mi sono accorto di non scrivere da un po', ma cosa volete di più dall'uomo più marmoreo della contemporaneità, l'atleta al di fuori delle coordinate spazio-tempo? Sappiate che Internet è materia per uomini dal fisico avanzato, e per scrivere oggi occorrono muscoli d'acciaio nonché una mente baluginante.
A proposito di intelletti sfolgoranti, tra i miei recenti interessi è entrato di prepotenza quello della divinazione astrale, ovvero dell'astrologia, in cui mi sono laureato con una tesi dal titolo "Prevedere è meglio che curare, ovvero l'evoluzione della Divinazione Applicata al voyeaursimo". Da quando sono diventato un astrologo professionista, ovvero alcuni giorni fa, con regolare iscrizione all'Albo, mi sono state imposte diverse norme, quali il richiedere obbligatoriamente pagamenti per predire il futuro, o il divinare due o tre morti al massimo, per non spaventare l'audience. Da quando sono una specie di "psi" a norma di legge, ho deciso di sfidare chiunque, per scoprire se qualcuno sarà in grado di fermare una forza distruttiva come la mia, capace ora di vedere oltre l'oltre, oltre il futuro, oltre il postfuturo.

Ti aspetto, dunque, Wagner Lopez (lo so che stai leggendo quello che ho scritto grazie al pc che ti ha procurato il tuo nuovo pusher informatico, Doraemon, quel gatto spaziale che tutti vorremmo come decorazione delle ruote dell'automacchina) e aspetto pure te, Bill Gates, con i tuoi robot melacchioni, che programmi in una finestra di Windows mentre ti scarichi i pornazzi da Emule.

Cari lettori, intanto che attendo le mie due attuali nemesi, e visto che sono un divinatore pro, annuncio, anzi, minaccio il prossimo avvento di una nuova rubrica, che, nel futuro, sarà letta e analizzata criticamente da una intera generazioni di intellettuali alla stregue della Bibbia e della Divina Commedia sintetizzate in un unico compendio in venti pagine, ovvero l'Oroscopo Munz Approved.
Al solo sillabare di questo sintagma neologico, le stelle e il tempo a venire mi hanno urlato nelle orecchie che vi state cagando sotto: in effetti una leggera puzza di merda si sente anche attraverso il monitor, e gli astri non sbagliano mai, se non volontariamente (nel caso Do Nascimento vi abbia derubato, sappiate che non lo faceva di sua spontanea iniziativa, erano le costellazioni che vi stavano truffando attraverso lui).
Vi lascio con un ultima previsione, miei cari sostenitori, a testimonianza della nuova ed eterna alleanza tra l'avvenire e il Possente Sollevatore di Sistemi Filofisici: a fine mese, una rivista del verde Abruzzo, tratterà di questo spazio bloggoloide, su cui trascorrete del tempo misurando, come si faceva da minorenni al cesso, la lunghezza del vostro background culturale con quella del mio epico avantground.
Non perdete l'appuntamento con la storia, dunque, e, soprattutto, non dite che non vi avevo avvertito, altrimenti sfogherò la mia inclinazione cubista sul vostro sistema scheletrico, ricontestualizzandovi braccia e gambe, dando loro un nuovo senso, alterato ma, allo stesso tempo così diverso ed originale.
Non perdete l'appuntamento con R.A. Munz, detto il Fututerribile, Ideologo del Cazzotto in Faccia, colui che vide oltre il postfuturo, inventore del Cazzotto in Tre Quarti, amico di grandi e piccini purché abbiamo picchiato selvaggiamente donne e parietà, nemico di ballerini ma non dei gay perché non ama le mezze misure, colui che possiede le prove scientifiche dell'omosessualità di Mussolini, e, soprattutto, gran bevitore di bevande gassate al gusto di birra.

Gli Aforismi di Munz - 9/4/2008

Se Cristo avesse saputo della castrazione chimica, avrebbe evitato di dire "lasciate che i bambini vengano a me".

C'è Posta per Munz - Marzo 2008

Il vostro paroliere a propulsione, esegeta del gas espulso, detrattore della danza a corpo libero in funzione del pugno anacronistico, è tornato in forma smagliante dopo giorni di intenso lavoro.
In questo periodo sono stato lontano dal computer a causa di molte conferenze, alle quali sono stato invitato a conferire di filosofia, teologia, industrie pesanti (come quelle che trattano l'imbottigliamento della tartufata ai peperoni), ma adesso sono a casa e ho le vostre missive e le vostre mail tra queste dita che potrebbero spezzare una sbarra di ferro come uno stuzzicadenti.
Ricordatevi che Munz vi vuole bene, però non prendete la cosa troppo fisicamente, perché se mi incontrate per strada e provate ad abbracciarmi, io vi spezzo il collo.


Egregio Dott. Rutger Augustus Munz,
mio figlio Pierpaolo ha quindici anni e legge da tempo il suo blog e le sue pubblicazioni. Ultimamente non fa che ascoltare l'Heavy Metal, dire bestemmie, ma la situazione, di per se difficile, è peggiorata quando, l'altro giorno, ha selvaggiamente picchiato sua madre.
La prego, gli dica Lei qualcosa!

Alfredo da Padova



Caro Alfredo,
non sono di certo un consulente familiare, ne un musicoterapeuta, dunque mi limiterò a dirle che quello che ha fatto suo figlio non merita alcuna giustificazione: evidentemente sua moglie andava e basta.
Bravo Pierpaolo, continua così.

Con affetto, Rutger.


Rutger Munz,
cosa pensi del Festival di San Remo?
A me fa davvero schifo.
missilegaudio@aol.com

Caro Missile,
anche a me il Festival di San Remo fa schifo. A peggiorare la mia pluriennale cattivo giudizio sulla manifestazione canora più retrograda e intellettualmente minorata del mondo, ci si è messo pure uno spezzone che ho visto in televisione in cui una donna, di cui non conosco le generalità, diceva a quel camorrista di Gigi D'Alessio "ti amo".
Nonostante questo spettacolo da teatro degli orrori mi abbia quasi fatto spruzzare le interiora, ho avuto un pensiero dolce, ho visto l'amore veleggiare tra quelle due parole dette pubblicamente in quella koiné italo-partenopea (nella quale i due soggetti sembravano comunicare) ed ho pensato: "Tra i rifiuti, quei due amanti hanno coltivato una rosa rossa che è sbocciata.
Però, per loro sfortuna, puzza di merda".

Egregio Rutger Munz,
cosa pensa della letteratura italiana contemporanea? Crede ci siano scrittori nuovi capaci di dare nuova linfa alla cultura del belpaese, che sembra avviata ad un lungo periodo di declino e di oscurità?
Grazie.

Giannantonio Quischini

Gentile Quischini,
la letteratura italiana è morta con Calvino, Pasolini, Moravia, Tamburini, Luzi (uno degli ultimi a lasciarci, in ordine di tempo).
Oggi c'è Camilleri che prova a fare qualcosa in questo senso, ma purtroppo è molto vecchio, inoltre ha ricevuto una laurea ad honorem dalla Facoltà di Lettere dell'Università di Chieti, e la cosa porta notoriamente sfiga (un paio di settimane dopo averla ricevuta, Luzi se n'è andato per sempre, non senza doversi sorbirsi una polemica con quella capra testadicazzo di Gasparri che non sapeva nemmeno chi fosse e che, tra l'altro, ha stravinto senza parlare perché polemizzare con Gasparri è come menare ad un mutilato).
Le nuove generazioni fanno schifo perché copiano quello che leggono e non hanno gli attributi per fare qualcosa che non sia stato fatto prima. Di contro, però, abbiamo quella ventina di caratteri che dal 1400 cerchiamo di combinare in tutti i modi possibili. Però questo non spiega perché oggi non ci sia uno scrittore decente. Anche la critica non è più buona a fare niente, gli basta sorbirsi grandi fellatio da parte di giovani scritticri e/o ballerini con la penna biro in mano per elevarli a vate(r) della contemporaneità, gli basta creare una figura di intellettuale che "senza esibirsi nelle provocazioni linguistiche oggi così di moda tra i giovani aspiranti alla scrittura e senza arrampicarsi sugli specchi sdrucciolevoli delle invenzioni fantasmagoriche di certi narratori anche di età provetta, sa raccontare e descrivere, sa immaginare situazioni e personaggi".
Carissimo Quischini, abbiamo per anni alimentato la mediocrità, travestendola da "apologia della normalità come unico strumento per sopravvivere al mondo che corre", e adesso è diventata un pene grande, grosso, con le ven gonfie come il mio che ci corre dietro.
Ai veri artisti, che non sono grandi velocisti, purtroppo gli comincia a bruciare il culo.
La cultura non serve quando non c'è nessuno capace di comprenderla.

C'è posta per Munz! Febbraio 2008 (parte 1)

Scusate per l'assenza, ma l'intellettuale più violento degli italiani, l'apostata delle sottomissioni a strappo in funzione del calcio molecolare, colui che prima ti persuade con la retorica, e poi ti mena (perché la retorica e l'arte del linguaggio, e questo, in quanto convenzione, si basa su una serie di regole prestabilite e non ha alcun tipo di fondamento se non quello di stabilire una comunicazione tra più individui nel modo più rapido ed efficace possibile, e, quindi, ogni studio e ostentazione della parola e fine a se stessa, è una presa per culo di cui ti dovevi accorgere, come aveva fatto Wittgenstein), ha avuto da fare in questi giorni.

Le mie mirabolanti avventure contro Windows, i robot befanoidi, i miei rivali filosofi e pensatori saranno narrate prossimamente, sicché i frequentatori di questo angolo, il caro Mario da Rapallo su tutti, potranno gioire delle mie vittorie, piangere delle mie (rare) sconfitte, eccitarsi con i miei amplessi leggendari, immortalati su pellicole porno-mitologiche quali "Munz prende Troia, paga relativamente poco", "Edipo Re non guardava in faccia a nessuno", "Il Pene di Atlantide" e così via. Per la gioia del quarantenne e delle ragazze che mi leggevano al Circolo Culturale "Il Nome Della Rosa", a Giulianova (io so tutto, io vedo tutto...), apprezzando i contenuti scolpiti a colpi di HTML dai miei bicipiti possenti.

Cambiamo prepotentemente discorso, perché la posta scotta ed è tanta...


Caro Rutger,
cosa pensa dell'attuale situazione politica in Italia, in particolare degli spiacevoli episodi inerenti alla seduta parlamentare in cui è caduto il governo Prodi?
Giovanni Binomio


Carissimo Binomio, francamente sono rimasto deluso dalle scene di esultanza, delle mortadelle e champagne (accoppiamento discutibile, meglio wurstel e cappuccino). Dello sputo di Barbato a Cusumano dico solo che è stata una scena vergognosa: almeno due schiaffi potevano volare, un volo d'angelo dal terzo anello di Montecitorio, un paio di calci nelle natiche...pazienza, si è persa un'occassione per fare a mazzate. Quella per fare democrazia non c'è mai stata.


Egregio Rutger Munz,
ho letto "Munz contra Wagner: 0 - 0", la sua intensa biografia in cui parla del rapporto col suo calciatore rivale Wagner Lopez. Come è andata a finire la storica battaglia sul Muro di Berlino, che ha portato alla distruzione dello stesso, visto che nel libro non ha una conclusione?
Angela da Roma

Adorabile Angela,
la Battaglia del Muro di Berlino ha avuto un esito imprevisto: io e Wagner Lopez ci siamo copiti vicendevolmente con una potenza devastante, tanto che alla fine, per la forza di un duplice impatto, il mio rivale è finito in Giappone, dove ha deciso di stabilirsi militando in una squadra locale, mentre io, con la mia mole, ho distrutto il Muro che divideva la città.
La storia tra noi, in realtà, non è affatto conclusa poiché Wagner Lopez è ancora vivo, e, da fonti sicure, ho scoperto che si sta allenando per ottenere una retorica d'acciaio e muscoli intellegibili per sfidarmi nuovamente. Si vocifera che i Giapponesi lo stiano facendo allenare segretamente con Gozdilla e Gamera, questi due intellettuali che hanno influito pesantemente sulla loro cultura.
Nel caso dovesse farsi vivo, sono pronto a malmenarlo di nuovo, grazie alle mie moderne acquisizioni tecniche quali il Cazzotto a Tre Quarti (di cui vi ho già parlato), e la Presa del Orso Bruno del Parco Nazionale D'Abruzzo, gentilmente insegnata al sottoscritto dall'ex presidente del senato Franco Marini, durante una mia recente permanenza nella regione verde d'Europa.


continua...

Gli Aforismi di Munz - 02/02/2008

Se volete conquistare una donna, dovete saperla prendere per la gola.
E stringere forte.

Gli Aforismi di Munz - 23/01/08

"Dopo la morte c'è la vita eterna, se ti fai fare degli innesti metallici e ti trasformi in Robocop".

Gli Aforismi di Munz - 21/01/08

"In certe parti d'Italia (in particolare in Abruzzo) si festeggia un Santo, Antonio, accompagnato da un maiale.
La Chiesa non ha ancora chiarito se il suino è stato almeno proclamato beato."

Gli Aforismi di Munz - 19/01/08

"Bruce Lee si allenava dando duemila pugni al giorno.
Quando ti menava, non lo vedevi.
Ne potevi prendere coscienza solamente a livello intellettivo, quando ti risvegliavi al pronto soccorso."

Il cazzotto in tre quarti (da "Melomania e Difesa Personale")

"Schopenhauer diceva che l'individuo, generalmente, fa parte di una di due grandi categorie: può essere un contemplatore o un lottatore. In effetti il filosofo non aveva di certo sbagliato la sua analisi: c'è chi mena, come il sottoscritto, e chi mi contempla mentre viene picchiato, come la maggior parte dei miei avversari. A questo punto la filosofia si è interrogata su come unire esigenze estetiche ai colpi speciali, da eseguire quando un eventuale rivale si trova in difficoltà, per concludere una diatriba probabilmente evitabile, ma di forte impatto scenico. Ad esempio, mi preme ricordare la tecnica della "Fase Anale" di Sigmund Freud, una particolare forma di attacco psicologico con risvolti coprofaghi che, sfortunatamente, non ha avuto particolare successo, e la forma de "L'Arche-Tipo" di Jung, applicabile solo dai possessori della nota autovettura targata Fiat."

"[...] Potenzialmente, in ogni individuo si celano due grandi entità, in perenne conflitto. C'è il lato della nostra personalità più femminile, quello che oggi spinge molti uomini a mettersi cremine per il viso, burrocacao, fondotinta, rossetto, phard, allungaciglia, riduciciglia, che chiameremo "il ballerino", come quegli adolescenti abusati che popolano le trasmissioni nazionaliste di Canale 5, con il loro italiano claudicante e il fisico da scaricatore di beauty-case.
Dall'altra parte, abbiamo il lato più istintivo, quello più viscerale, più bestiale, che chiameremo "il Munz", che porta l'individuo a malmenare il prossimo, a bersi dodici birre in quindici minuti netti, a ruttare il proprio pensiero al mondo senza farsi problemi di alcun tipo"

"[...] Le due parti sono in perenne conflitto, e solitamente, quando si trovano in contrasto, il risultato è un hegeliano pareggio ai punti, che sintetizza l'atteggiamento dell'uomo moderno, un pescecarne che vuole essere mascolino pur portando chili di trucco. In realtà questo aspetto, questa risultante, altro non è che una ulteriore illusione di unità, di complessità.
Se consideriamo i personaggi che popolano il mondo dello spettacolo, ci si accorge che spesso il "ballerino" ha la meglio sul "Munz".
Ma se prendiamo come esempio Rutger Munz, si può constatare il decesso del ballerino."

"[...] Nel corso dei secoli, il "ballerino" ha preso sempre più coscienza di se. Il "Munz" non ne ha mai avuto bisogno, mentre lui, come le donne, ha bisogno di complimenti, frasi di circostanza tipo "hai un nuovo taglio di capelli...ti sta benissimo!" o "stasera sei davvero bellissima! Se ti guardo ancora un po' ti salto addosso". Quando, generalmente, il "ballerino" si sente accettato, comincia ad infastidire il "Munz" con periodi tipo "Che fai! Non si mangia la pasta con le mani!" o, soprattutto, "Perché leggi Goethe ruttando?".
A quel punto
scatta la rissa.
Negli uomini contemporanei, a vincere è il ballerino, che il più delle volte cerca di commuovere il "Munz", e, se ci riesce, ottiene la vittoria colpendolo alle spalle, graffiandolo negli occhi e colpendogli i genitali. Quando non ci riesce, utilizza le sue abilità di danzatore per mettere in difficoltà il suo avversario che, di balletto, non capisce niente (come dargli torto!).
Come fare, allora, per far trionfare il "Munz" che c'è in noi?
Basta utilizzare una tecnica speciale di mia invenzione: il "Cazzotto in Tre Quarti".
Posso testimoriare che questa particolare manovra mi ha permesso di avere la meglio sul "Ballerino" (che, in calzamaglia stava parecchio male), il quale, "interpretava col corpo la musica che sentiva". Sostanzialmente, la musica che si sente attualmente è genericamente composta col tempo di quattro quarti, sicchè i movimenti di quell'entità salterina erano rapidi, ma scanditi temporalmente.
Dopo aver scoperto il suo punto debole, mi è bastato comporre mentalmente un walzer
(che, per chi fosse ignorante di musica, ha un tempo di tre quarti) per cingoli, granate e fiati, e basarmi su questo ritmo per anticipare le sue mosse.
Le sue ultime parole furono: "Puoi avere vinto oggi, Munz, ma noi siamo tanti! Il Cazzotto in Tre Quarti è una tecnica potente, ma difficile da apprendere!"
Io risposi: "Gli uomini impareranno, così come hanno imparato a fare il caffé, o a centrare la tazza quando sono ubriachi".
Su questa ultima frase, la mia parte danzante spirò.
E io, per ricordarlo come si deve, gli pisciai addosso, nostalgicamente, perché gli sarebbe piaciuto."

Il rutto come scienza e virtuosismo (o virtuo-sisma) musicale - Intervento alla conferenza "Musica fai da te!" del Giugno 2007

Carissimi colleghi,
per troppo tempo, oramai, la musica colta ha rifiutato l'aspetto rumoristico, a favore di una melomania tendente all'effeminato. Prendete ad esempio Nicola Piovani, questo ometto che sembra un tecnico della Telecom, ma che compone musica per film venduti in tutto l'emisfero boreale e australe. Ve lo immaginate mentre fa all'amore? Io si. I miei genitori avevano una fattoria, quindi casi di accoppiamento uomo-bestia, animale-animale, bestia-animale, insetto-uomo, uomo-uovo non mi sono estranei. Sono un uomo di mondo. Ma Nicola Piovani che si accoppia supera anche il genio splatter più ispirato. Secondo me si riproduce per osmosi.
Carissimi colleghi, dopo esermi preso con la forza questa parentesi, asserisco ai quattro venti e ai rispettivi cantoni che l'Arte della Musica abbisogna di un cambio radicale. In particolare, oggi, in molti si cimentano nella cosiddetta "Sperimentazione Vocale". Alcuni studi, confesso, sono parecchio interessanti. Altri no. Nessuno, in realtà, ha avuto il coraggio di protrarre gli esperimenti varcando il limite denominato "Rutto", la più grande invenzione di cui il Demiurgo ci ha fatto dono.
Il "rutto", in una società in evoluzione come la nostra, rappresenta un qualcosa di totalizzante nei suoi estremi: è un qualcosa di archetipico, primordiale in sé, ma allo stesso tempo ci rende simili a macchine, a livello sonoro.
Basta con archi, trombette, pianoforte e strumenti a rapporto orale: il mio rutto ha la potenza di un'orchestra sinfonica, con l'unica differenza che posso fruirne dove voglio e anche contro la mia volontà.
Basta con i Maestri che dirigono musicisti con le bacchette da sushi della cena del giorno passato: io, Rutger Augustus Munz,
dichiaro ufficialmente fondata la Ruttofonia.

Menare alla Befana, ovvero La Befana (parte seconda)

Iersera, alle 3:29, la Befana ha fatto finalmente la sua apparizione a Casa Munz.
Tranquilla, questa vecchia rivoltante ha fatto il suo ingresso nella mia proprietà, dopo aver scassinato il portone con una invidiabile maestria, per una pluripensionata.
Sfortunatamente, quel residuato senile, gioia di grandi e piccini, non sapeva cosa stava per accadergli.
La befana si è mossa rapida, ma questo essere muscolarmente erudita l'ha presa e immobilizzata. L'anziana, però, ha mostrato una forza spaventosa per la sua età.

Molti bambini, stanotte, hanno pianto perchè quella spazzina volante non è passata a portar dolci nelle loro calzette.
Abbiamo lottato sino all'alba. Poi ho trionfato:

Dopo aver schiantato il suo corpo contro un palo, la vetusta è spirata.

Avrete di certo notato la sua postura innaturale, ma vi posso assicurare che non è il rigor mortis.

Munz doveva sapere, e adesso Munz sa.
Munz ha scoperto qualcosa di terribile.

La Befana è un androide.




Dopo aver ispezionato il suo corpo, ho notato un insieme di transistor, cavi, condensatori, pistoni, che uscivano dal suo corpo.
E un simbolo inquietante...

La Befana

Questa sera, nelle case di tutto l'universo conosciuto, dovrebbe giungere la Befana, questo essere antropomorfe che si sposta alla velocità della luce, per portare i doni a tutti i bambini buoni.
In realtà, La Befana, coniuge di un certo "Babbo Natale", porta i doni a tutti i bambini ricchi, sotto compenso economico.
Mi spiego meglio: come potrebbe una vecchia millenaria munirsi di una scopa, che è in realtà una specie di nave spaziale, permettersi una tecnologia aliena perfino agli scienziati più rinomati e brillanti?
Dietro tutto questo ci deve essere qualche sorta di Organizzazione, magari correlata ai messaggi di errore che Windows mi invia sullo schermo, quali "Attento Munz, l'applicazione ha violato il registro di sistema all'indirizzo xxxxxxxxxxxxxxx : non spingerti oltre, è un avvertimento", o "Comando o nome del file errato: se_sbagli_ancora_ti_faremo male.Munz".

Oggi ho composto una overture di rutti e archi per la mia opera musicale "Zetigeist und ohrfeigen", che pubblicherò prossimamente sulla pagina personale di Myspace che mi stanno mettendo su.
Poi ho cominciato i preparativi per stasera.
Ho una bella sorpresa per la Befana.
Munz deve sapere.

C'è posta per Munz - Gennaio 2008

Inizia l'anno nuovo, e la mia casella di posta è piena di lettere. Anche quella virtuale è ricca di domande e minacce dei miei lettori e lettrici, soprattutto lettori perché non tutte le donne sanno leggere i miei libri.
Chiunque voglia dialogare con queste mani robuste e possenti, può scrivermi all'indirizzo rutgermunz@gmail.com, o mettermi uno sgambetto nel caso mi dovesse incrontare in giro per la vostra città.

Caro Rutger Munz, mi chiamo Alessandro da Genova, e ti scrivo dopo aver letto il libro "La Genealogia del German Supplex". Un passo, in particolare, ha destato in me diversi dubbi, che desidero sollevare dopo averlo citato:
-" Siamo ignoti a noi medesimi, noi uomini che meniamo, noi stessi a noi stessi: è questo un fatto che ha le sue buone ragioni. Perché se ci troviamo, ci diamo fastidio, ci raccontiamo barzellette spinte, ci offendiamo le donne, ci rovesciamo la birra per terra. Perché se ci troviamo, ci meniamo.
Se penso al Munz che ho dentro, gli spezzerei le braccia perché occupa abusivamente questo corpo scolpito in tutti i suoi angoli ".
Munz, perché odi tanto la tua interiorità? Hai paura della voce della tua coscienza? Oppure vuoi implicitamente dire che l'animo umano è in realtà misterioso, un qualcosa che limita l'agire individuale?
Grazie.


Caro Alessandro da Genova, famosa città montana e ricca di monasteri incastonati tra ampie vie, citi uno dei miei frammenti preferiti. Procediamo con ordine.
Io non odio la mia interiorità, anzi, gli voglio così bene che la stringerei forte forte, fino a fargli male. Io non ho paura di niente, nemmeno di Arnold Schwarzenegger o di Robocop, anche se la mia coscienza sarebbe capace di metterlì giù in un paio di minuti. Personalmente stimo molto Schwarzenegger e Robocop, sono entrambi cromati e brillanti, l'uno grazie alla chimica, l'altro grazie alla metallurgia, scienze tra le più nobilitanti dell'essere umano, e non ho niente contro di loro.
Tornando al passo, vorrei dirti che quella riflessione è frutto di esperienze reali: non ti è mai capitato che la tua coscienza dia fastidio mentre sei con tua moglie? A me è capitato, mentre picchiavo la mia. Mi diceva: "Smettila!", poi la mia interiorità mi ha preso e sbattuto contro il muro, colpendomi con una serie di colpi al viso e al torace. Mentre stava per colpirmi con un braccio teso, l'ho fatta sbattere contro il muro e l'ho presa a sediate. Alla fine è arrivata mia moglie, in lacrime, e la mia coscienza e io ci siamo coalizzati contro di lei perchè a casa Munz non si piange. Per nessun motivo.
L'interiore limita l'esteriore, e non caccia mai un euro: l'animo ti ha mai pagato le bollette? L'altro mese è arrivato il gas, poi la luce e la tassa sui rifiuti, e il mio, dopo che gli ho chiesto una mano, ha risposto semplicente: "Sono etereo, non posso lavorare!". Cavolo, quando rompi le palle al sottoscritto sei materiale, e adesso non lavori perchè sei una specie di ectoplasma? Pensa, caro Alessando, che la mia interiorità prende pure una specie di "pensione di traslucidità", all'ottanta per cento.
La mia psiche é un inquilino abusivo, ma visto che ha una forza pari alla mia non lo posso cacciare. Però, ultimamente, mi sto allenando tanto.
Spero che la tua sia una mammoletta...considerando il modo in cui scrivi le lettere e i problemi che ti fai, non ho dubbi a riguardo.
Addio.